In Italia, come in tutti i Paesi dell’Unione Europea, esiste il mercato libero gas, il quale permette a noi consumatori di decidere liberamente l’azienda fornitrice da cui possiamo acquistare il gas naturale in base alle nostre esigenze, cambiando così tipologia di contratto, venditore e optando per l’offerta che riteniamo più conveniente e interessante.

Ma come possiamo prendere la decisione giusta senza commettere errori? Scopriamolo con la guida di Cambiapasso!

Che cosa serve per cambiare fornitore di gas?

Dopo aver decretato l’offerta più consona alle nostre esigenze, non dobbiamo fare altro che stipulare un nuovo contratto di fornitura sostitutivo a quello antecedente. Sarà infatti la nuova azienda fornitrice a occuparsi del recesso (chiusura del vecchio contratto) e ad attivare lo switching, ossia la procedura di cambio venditore.

Quali sono le tempistiche per passare dal vecchio al nuovo fornitore?

Le tempistiche oscillano solitamente da uno a due mesi, in quanto i cambi fornitore vengono effettuati il primo giorno di ogni mese.
Dobbiamo inoltre tenere conto che, se siamo clienti domestici e abbiamo attivato il nuovo contratto online, sono previsti 14 giorni stabiliti dal diritto di ripensamento, durante i quali possiamo cambiare idea senza incorrere al pagamento di alcuna penale.

Il cambio di venditore ha un costo?

Il cambio di venditore è un’operazione completamente gratuita, eccetto eventuali costi legati alla stipula del nuovo contratto, basti pensare al deposito cauzionale oppure all’imposta di bollo. Quest’ultima è dovuta se il contratto non viene sottoscritto come corrispondenza commerciale.

In caso di cambio venditore la fornitura può subire interruzioni?

Assolutamente no, poiché la suddetta procedura non richiede nè interventi tecnici su impianti e contatori, nè interruzioni di servizio.

Si rischia di pagare due volte i medesimi consumi?

No, in quanto le letture del contatore registrate quando si verifica il cambio venditore verranno utilizzate da quello uscente per conteggiare i consumi precedenti, mentre quello entrante per calcolare i consumi successivi al cambio.

Come possiamo sapere se la nostra fornitura gas fa parte del mercato libero?

Tutte le bollette devono indicare la dicitura mercato libero oppure Dervizio di Maggior Tutela. Quest’ultimo caso significa che le tariffe e le condizioni sono state prefissate dall’Autorità.

Come tutelarsi da spese eccessivamente onerose

Prima di scegliere la tariffa più conveniente, è bene prendere in considerazione i seguenti elementi fondamentali, i quali permetteranno di alleggerire notevolmente gli importi delle utenze.

Come delineare i propri consumi

Conoscere i propri consumi annui di gas (vengono espressi in metri cubi) permette di scegliere più facilmente il fornitore più adatto.
Questa informazione può essere reperita sia da una bolletta, sia da un comparatore di tariffe online, nel quale occorre inserire alcune informazioni, per esempio quante persone vivono in casa, la tipologia di utilizzo del gas e le dimensioni della dimora.

Confrontare più tariffe

Prima di decretare l’offerta definitiva, è bene comparare più tariffe per valutare i rispettivi pro e contro.

Optare per la bolletta elettronica e l’addebito sul conto

La bolletta elettronica è gratis, in quanto viene spedita tramite e-mail dall’azienda erogatrice del servizio. In questo modo si risparmieranno almeno 20 euro all’anno per le spese postali generate dall’invio cartaceo.

Il RID bancario a sua volta non solo evita il pagamento del deposito cauzionale, ma permette di risparmiare sulle commissioni postali e previene il rischio di bollette insolute. Non bisogna poi dimenticare che molte offerte sono riservate solo a coloro che scelgono la domiciliazione delle utenze sul conto corrente o postale.

Verificare se si ha diritto al Bonus Gas

Il Bonus Gas è uno sconto ideato dal Governo per agevolare le famiglie numerose e a basso reddito. L’importo del bonus è variabile ed è riservato sia ai nuclei familiari con oltre tre figli a carico con un ISEE non superiore ai 20 mila euro, sia a quelli che dichiarano un ISEE pari oppure inferiore ai 7500 euro annui. Se si possiedono i requisiti, occorre presentare la domanda al Comune di Residenza compilando gli appositi moduli reperibili online oppure presso l’ente stesso.

L’assistenza di Assoutenti Emilia Romagna con Cambiapasso

In Assoutenti,  anche sul tema delle bollette, abbiamo deciso di “cambiare passo”. Lo facciamo innanzitutto pubblicando sulla nostra testata articoli di approfondimento che possono aiutare le persone a inquadrare correttamente la propria situazione. E poi offriamo primi consulti gratuiti, servizi più strutturati agli iscritti e, quando è possibile e utile, redigiamo e inviamo reclami e conciliazioni.

Per entrare in contatto con noi puoi usare il form a fondo pagina o scriverci a sportello@cambiapasso.it 

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(D.F.)

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